CARROZZINE SUPERLEGGERE PANTHERA

MINORE CONSUMO METABOLICO E MINORI SOLLECITAZIONI MUSCOLO-ARTICOLARI

TELAIO IN FIBRA DI CARBONIO O IN CROMO MOLIBDENO

LO STUDIO DI DOMUS SALUTIS DI BRESCIA

Gli studi del movimento propulsivo, durante l’utilizzo della carrozzina, possono essere diversi in base agli aspetti della prestazione motoria che si vogliono analizzare.

È importante dimostrare, quantitativamente, quanto le caratteristiche tecnico-costruttive delle carrozzine della linea Panthera vadano a migliorare la quotidianità dell’utente, comportando un minore consumo metabolico e minori sollecitazioni muscolo-articolari.

Per fare questo ci siamo affidati alla competenza e professionalità del La. Ri. N – Laboratorio di Riabilitazione Neuromuscolare presso Casa di Cura Domus Salutis di Brescia. Lo studio è stato condotto su tre diversi soggetti (1 femmina; 2 maschi) con un’età media di 43,6 anni (range 32-50 anni) e un peso medio di 60,3 kg (range 50-72 kg).

Per testare l’entità dei benefici apportati dalle carrozzine Panthera sono state confrontate le carrozzine utilizzate abitudinariamente dai soggetti e le carrozzine U2 Light e X della linea Panthera.Il test consisteva nell’utilizzo delle carrozzine per un tempo di 6 minuti, in modo da sottoporre il soggetto ad uno stress funzionale cardiopolmonare.

Ripetendo questo percorso con le 3 diverse carrozzine è stato possibile confrontare parametri come il consumo metabolico e la distanza percorsa ed avere dati oggettivi di come l’utilizzo di una diversa carrozzina vada ad incidere sulla quotidianità, comportando un diverso consumo metabolico.

Le misurazioni fisiologiche della ventilazione e del consumo d’ossigeno sono state effettuate utilizzando il sistema K4 b2, ergospirometro portatile con valutazione della funzionalità cardio-respiratoria durante lo sforzo. Questo sistema consente l’esecuzione di test outdoor ed è dotato di GPS integrato per misurare parametri come velocità e distanza, sincronizzati con i relativi dati del consumo dei gas.

I TEST SULLE CARROZZINE PANTHERA

Il primo test di confronto è stato realizzato fra la carrozzina superleggera attualmente in uso ai soggetti e la Panthera U2Light. Il grafico evidenzia come l’utilizzo della Panthera U2Light riduca lo sforzo che il paziente deve produrre per completare il test dei 6 minuti di autospinta del 32,75 %.

Il secondo test di confronto è stato realizzato fra la carrozzina superleggera attualmente in uso ai soggetti e la Panthera X. Il grafico evidenzia come l’utilizzo della Panthera X riduca lo sforzo che il paziente deve produrre per completare il test dei 6 minuti di autospinta del 49,8 %.

BENEFICI PER L’UTENTE

È prevedibile pensare che un aumento della domanda metabolica durante l’autospinta si traduca in un aumento della velocità di propulsione e, quindi, della distanza percorsa. I dati acquisiti dal gps integrato nel sistema K4 b2 vanno a sconfessare tale assunto.

Infatti i test dimostrano come, nonostante una netta diminuzione della domanda metabolica (- 32,75% e – 49,8%) si percorra più strada, nel primo caso una distanza media superiore del 10% e nel secondo caso una distanza superiore del 14%.

Questi benefici sono garantiti dalle caratteristiche tecnico-costruttive delle carrozzine della linea Panthera; il telaio in cromo-molibdeno della Panthera U2Light (solo 7 kg) e il telaio in fibra di carbonio, unico nel suo genere, della Panthera X (solo 4,1 kg) sono significativamente più rigidi rispetto ai telai che vengono tradizionalmente utilizzati.

Questa mancanza di flessibilità si traduce in una minore dispersione di energia durante la propulsione, garantendo oltre ad una superba guida e maneggevolezza, la possibilità di percorrere distanze più lunghe con un minore dispendio di energie.